#Elementi di Tipografia
(Giuliano Vigini, Glossario di biblioteconomia e scienza dell'informazione, Editrice Bibliografica, Milano 1985).
Volendo rendere più attuale questa definizione, ci renderemo conto che più volte al giorno ci capita di attuare una composizione tipografica, accostando e mixando diversi caratteri allo scopo di rendere il nostro messaggio leggibile, gradevole ed efficace allo scopo comunicativo.
Sta capitando a me mentre compongo questo post ma sarà capitato anche a voi durante la creazione di un poster, di una brochure o di una slide.
Tenendo presente che una buona composizione tipografica deve sempre aiutare il lettore a concentrarsi sul messaggio che si sta comunicando, oggi cercheremo di capire come mixare i font per rendere il messaggio interessante anche dal punto di vista grafico.
Un buon metodo per iniziare senza spazientirsi troppo potrebbe essere quello di comporre il vostro testo con un carattere che abbia più stili.
In questi due esempi è possibile vedere come utilizzando lo stesso font sia possibile ottenere due risultati estremamente diversi:
In entrambi i casi il messaggio resta comunque leggibile ma nel secondo esempio, il messaggio risulta più interessante, e la scelta di diversi stili e pesi dello stesso carattere permette di dare alle varie parti del messaggio la giusta enfasi gerarchica.
In un secondo momento potrebbe risultare interessante mixare font della stessa famiglia che presentino sia caratteri serif che san serif (il Rotis potrebbe fare al caso vostro).
Una volta presa la mano ed abituato l'occhio, sarà ancora più divertente mixare font di famiglie diverse ma fate attenzione ai pasticci, bisognerà comunque tener conto di contrasti, familiarità, e proporzioni! 😉