mercoledì 26 luglio 2017

#Mcome Mercoledì da Manuale


Ultimo appuntamento della rubrica dedicata alle parole utilizzate in ambito grafico e tipografico, con la lettera Z. Questo sarà anche l'ultimo appuntamento prima delle vacanze estive, riprenderemo con la rubrica e con nuovi appuntamenti a Settembre. Spero che il lavoro non si fermi invece e che continui nonostante il caldo e la voglia di vacanze. 
A presto, buona estate a tutti!





La Zigrinatura è un taglio intermittente fatto sui fogli per facilitarne lo strappo manuale. Viene effettuato tramite lama seghettata.

mercoledì 19 luglio 2017

#Mcome Mercoledì da Manuale


Buon mercoledì a tutti e ben trovati! Quanti di voi sono già in ferie e quanti, come me, contano i giorni che li separano dal tanto meritato relax? Le città si svuotano, gli uccellini cinguettano, la tranquillità permea il nostro spirito... 
Quale momento migliore per accendere la creatività che è in noi? 💥 
(Accenditi... su, forza! ... Accenditi!!! Accenditiaccenditiaccenditiaccenditi... ci rinuncio)
...
Dicevamo... uccellini, relax, ferie, mare... clienti! Ah, i clienti! Non vanno mai in ferie loro, non dimenticatelo. Sono sempre lì col telefono in mano a chiamare e mandare messaggi ai loro grafici di fiducia, rallegrandoli con richieste più o meno fattibili, ma sempre da assecondare. Se non ci fossero anche d'estate, bisognerebbe inventarli (sempre con la creatività che non si vuole accendere di cui parlavo sopra). Magari te lo chiedono pure se sei in vacanza, giusto per mettere il dito nella piaga in maniera quasi oculata. E se rispondi si, anche loro rispondono si: si ma, 5 minuti per fare questa cosa li hai no? Tanto la fai col pc e ci stai un attimo. Tu sei bravo! (frase aggiunta solo per farvi fare il lavoro, tenetelo a mente). 
Volete un piccolo consiglio per tenerli alla larga la settimana che avete scelto per rigenerarvi? Chiedetegli di pagarvi e spariranno dalla circolazione diciamo per 15 giorni, giusto il tempo per aver bisogno del vostro lavoro per qualche altro progetto. 15 giorni vi bastano? Se no ricordategli il debito e avrete un mese intero di nulla assoluto 😜  Chissà, magari nel frattempo vi contatta un nuovo cliente disposto a pagare in anticipo e ci avrete guadagnato tanti altri lavori retribuiti in futuro. 
Stay tuned!

Oggi sono un po' prolissa... Questo era #Mcome e invece si è trasformato in #Vacanze, si vede che sono già proiettata nel futuro... 👵 ...  Forse così è troppo...




Foglio, solitamente in formato 21x10,5 cm, riportante la  frase With complimet con solo il logo o il marchio dell’azienda.

mercoledì 12 luglio 2017

#Mcome Mercoledì da Manuale


Ciao ragazzi! Rieccomi anche questo mercoledì con la terzultima lettera che ci avvicina alla fine di questo alfabeto tipo-grafico. La lettera in questione è la V, di voglia di vita, di vitalità, di volontà, di...



Con il termine "vivo" si definiscono tutte le parti stampate che escono dal formato del prodotto finito o dal formato carta durante la stampa. Vengono dette immagini al vivo quelle che occupano l'intera pagina, senza bordi o cornici.
In questi casi deve essere prevista un'abbondanza per evitare che il rifilo lasci vedere il colore della carta.

mercoledì 5 luglio 2017

#Mcome Mercoledì da Manuale


Buon pomeriggio a tutti, come procedono i vostri lavori? Io qualcosa da fare ce l'ho, ma non pagano e allora me la prendo comoda 👅 Voi che tecniche adottate per farvi pagare? Perché non è una cosa normale fare un lavoro ed essere pagati. Nono... la normalità è fare un lavoro e tartassare il cliente di chiamate per essere pagati... 
Quale altro lavoro, che voi sappiate, funziona allo stesso modo? Giusto per tenermi alla larga! 👀
Ma torniamo a noi, oggi lettera U. La parola che ho scelto oggi più che alla tipografia si avvicina al mondo della grafica e della pubblicità. Ecco a voi, USP!




Unique Selling Proposition, vale a dire Argomento unico di vendita. 
Teoria e tecnica di comunicazione pubblicitaria, nata negli anni Trenta per merito di Rosses Reeves, che si basa sull’assunto secondo il quale il contenuto di un annuncio deve esaltare la caratteristica che rende unico quel prodotto.

mercoledì 28 giugno 2017

#Mcome Mercoledì da Manuale


Buona sera!!! Oggi vi scrivo con i suoni del temporale come sottofondo musicale... Previsioni del tempo in diretta per chi legge 😆 
Ci stiamo avvicinando alla fine del nostro alfabeto tipografico... non vedo l'ora di ricominciare!!!
Intanto voltiamo la carta e... diamoci un taglio! 😂




Eliminazione dei rifili o parte esterna di una segnatura, opposta alla cucitura.


mercoledì 21 giugno 2017

#Mcome Mercoledì da Manuale


Ciao ragazzi! Buon caldo pomeriggio a tutti. Per la lettera di oggi ho messo a frutto un trucchetto appreso di recente, devo dire che il risultato mi soddisfa e che sicuramente ne farò uso in futuro. Al momento sono piena di impegni ma appena mi libero voglio affrontare con voi una nuova sfida, quella dei tutorial. E ovviamente il trucchetto di oggi sarà inserito nella lista delle cose da tutorializzare. 
Vi lascio ora alla lettera S e vi aspetto al prossimo Mercoledì!




Metodo di stampa che, attraverso un punzone riscaldato e la pressione da questo esercitata, permette di far aderire una carta (generalmente metallizzata) a un foglio, così da ottenere pregevoli effetti cromatici. Si usa spesso nei dorsi delle copertine per dare un tocco di eleganza e ricercatezza.

mercoledì 14 giugno 2017

#Mcome Mercoledì da Manuale


ABC...Q... ed eccoci oggi con la R! La parola di oggi è tipicamente legata al mondo della tipografia e della confezione dei libri. Mi affascina molto questo mondo: le pagine raccolte in segnature, successivamente rilegate tra loro a filo refe o brossurate, le garze che le uniscono terminata la fase di cucitura, i risguardi e la copertina, possibilmente cartonata, così protegge meglio i fogli all'interno e non si distorce. E poi i libri appena confezionati hanno un profumo inconfondibile!!! 




Nella confezione dei libri, sono i fogli che uniscono copertina e blocco libro, con la sola funzione estetica di nascondere le garze e i risvolti.

mercoledì 7 giugno 2017

#Mcome Mercoledì da Manuale



Buon pomeriggio e ben trovati. Non so a voi, ma a me le belle giornate fanno venire voglia di circondarmi di mille colori. Sarà per questo che anche la moda propone tante cromie diverse?
Per noi grafici esiste una sola cromia però, o forse quattro? Una parola per quattro colori... Di quale parola parlo?





Procedimento che permette la riproduzione di una grande varietà di tinte a partire dalla sovrapposizione di tre colori principali (ciano, magenta e giallo) più il nero in percentuali diverse. Normalmente nella stampa su una macchina quattrocolori la sequenza è nero, ciano, magenta e giallo.


mercoledì 31 maggio 2017

#Mcome Mercoledì da Manuale


Buon pomeriggio e buon 31 Maggio, ultimo giorno del mese. L'estate si avvicina e spero anche il mare 💦💦💦. Sono già 4 mesi che ci facciamo compagnia e impariamo qualcosa di più sul mondo della grafica e della tipografia e spero che queste rubriche siano di vostro gradimento. Con #Mcome siamo già arrivati alla lettera P, quindi stiamo per finire l'alfabeto, ma state tranquilli, possiamo sempre ricominciare 😉.  
Leggiamo cosa ha da dirci la 14° lettera dell'alfabeto italiano.




Modo predeterminato in cui piegare il foglio macchina per poter dar vita ad una segnatura. Le pieghe sono parallele e in croce e la loro complessità dipende dalla piegatrice utilizzata.

sabato 27 maggio 2017

#Elementi di Tipografia


Buongiorno a tutti. Ieri qualcuno avrà notato la non pubblicazione della rubrica #Elementi di Tipografia. Mi scuso con voi, ma per motivi personali non sono riuscita a pubblicare l'articolo. Lo faccio oggi, cogliendo l'occasione per augurarvi un buon week-end!
"Hello word!" - cit. Wordpress -
Il tema che affronteremo oggi sarà dedicato ai colori (di nuovo???)... Calmi calmi... I colori, ma secondo il sistema Pantone. 
Messo a punto negli anni '50, serve a classificare i colori e a tradurli per la stampa in quadricromia semplicemente grazie a un codice. Tutti questi (miliardi di) colori, rigorosamente in tinte piatte, sono raggruppati in mazzette facilmente sfogliabili all'occorrenza. 




I colori sono qui denominati tramite un codice formato da 2 parti. La prima parte può essere una parola o un numero di 2 cifre che si riferisce alla famiglia, come 18 che si riferisce al rosso.
Accanto al codice troviamo anche delle lettere che si riferiscono al supporto di stampa e al numero di colori impiegato per ottenere il pantone. Potete difatti trovare lo stesso codice ma con lettere diverse, per fare un esempio 2250C e 2250U. Che vuol dire?
Questa è la legenda per decifrarle:
-C: colore solido stampato su cartoncino patinato
-U: colore solido stampato su cartoncino non patinato
-CP: Colore stampato con processo a 4 colori su cartoncino patinato
-UP: Colore stampato con processo a 4 colori su cartoncino non patinato
-XGC: Colore stampato con processo a 7 colori su cartoncino patinato

Avete letto bene, 7 colori. Ma perché 7 se la stampa in quadricromia è data da 4 colori? Semplice, è sorto un problema quando molti hanno fatto notare che i colori non potevano essere ottenuti con una mistura di soli CMYB. L'azienda Pantone ha dunque messo a punto un sistema di stampa, l'Esacromia, che aggiunge l'arancione puro e il verde smeraldo ai 4 colori base. Ha aggiunto inoltre 13 pigmenti di base (14 se si conta il nero) miscelati in quantità specifiche. 
Il sistema Pantone prevede anche colori metallici, fluorescenti e dal 2001 colori che si basano sul sistema RGB. 
Inoltre, dal 2000, l'azienda propone un colore dell'anno, come rappresentativo dello stesso.
Quello di quest'anno? Eccolo! 


Greenery Pantone 15-0343

Che ne pensate? A me piace! 👍 
L'azienda Pantone ce lo presenta con un bel video che potete visionare sul loro sito o cliccando qui. Trovate anche consigli su accostamenti cromatici se volete utilizzare il nuovo colore e in più permette di scaricare la palette Greenery in formato ASE per Adobe. Cosa volete di più dalla vita?
Buona giornata colorata a tutti!

mercoledì 24 maggio 2017

#Mcome Mercoledì da Manuale

Buongiorno e buon Mercoledì! Immancabili anche oggi con la lettera O. Avete pensato a qualche parola del vocabolario tipografico che inizia con questa vocale? Io si! Vi lascio qualche secondo, nel caso in cui vogliate scommettere tra amici chi ha indovinato la parola di oggi... Il premio potrebbe essere far scegliere a voi la prossima parola, che dite?? Oppure, se avete qualche conto in sospeso tra di voi, va bene pure quello 👅 .
Basta parlare adesso, lascio spazio alla carta di oggi, la protagonista per un giorno di #Mcome!




Termine inglese che indica un tipo di stampa indiretta, nata dall'evoluzione della stampa litografica. Permette una tiratura illimitata e presenta un segno regolare e preciso. 
Per ulteriori dettagli consulta l'approfondimento sulla stampa cliccando qui.

giovedì 18 maggio 2017

#Elementi di Tipografia


Buongiorno! Oggi parleremo della Sectio Aurea (o Sezione Aurea, mi piaceva fare un po' quella saputella). Con questo termine, ma anche con i sinonimi rapporto aureo, numero aureo, proporzione divina ecc..., si fa riferimento a un particolare rapporto tra due numeri che dà come risultato il numero irrazionale 1,618 (mi sono fermata all'8 ma i numeri continuano). Questo rapporto si ha tra due lunghezze diseguali delle quali la maggiore a è medio proporzionale tra la minore b e la somma delle due. ... 😕 che ho detto?... non l'ho capita nemmeno io 😂 ... semplifichiamo: 


a+b sta ad come sta a b


Non so se avete mai sentito parlare della serie di Fibonacci, quella infinita successione di numeri che inizia così: 1,1,2,3,5,8,13,21,34,55,89,144,233....e finisce con non si sa. Benissimo, se prendiamo due numeri qualsiasi affiancati di questa successione avremo come risultato il numero aureo. Spiego un attimo come si ottiene questa successione per chi non ne fosse a conoscenza. Nella serie di Fibonacci, ciascun numero è la somma dei due precedenti. Partendo da 1, e supponendo che prima ci sia 0, si ha 1, (1+0)1, (1+1)2, (1+2)3, (2+3)5, (5+3)8, (8+5)13, ecc... 

Non vi sto parlando di tutti questi numeri perché voglio confondervi, ma perché grazie a questo rapporto è possibile creare composizioni armoniche in tutti i campi. Anche nei campi verdi, coltivati da bravi contadini. Il numero aureo, che da ora chiamerò col suo nome Phi, si trova in natura un po' dappertutto: cavoli romani, girasoli, gusci di lumache...




E l'uomo, da bravo osservatore, ha riportato Phi nelle sue architetture, nei dipinti, nella fotografia, nella grafica. Tralasciando i primi due che forse ci interessano meno per quanto concerne il nostro lavoro di grafici, nella fotografia può essere molto utile quella che viene chiamata regola dei terzi (su photoshop potete selezionarla quando cliccate sullo strumento taglierina, ma trovate anche sezione aurea e spirale aurea, a conferma dell'importanza di utilizzare rapporti armonici per creare composizioni visivamente accattivanti). La regola dei terzi consiste nel suddividere il nostro spazio di lavoro in tre parti orizzontali e tre parti verticali, sfruttando i punti di incontro delle rette per posizionare gli elementi su cui vogliamo focalizzare l'attenzione.

Nella grafica invece viene spessissimo utilizzato il rapporto aureo nella creazione di loghi. Alcuni esempi? La bella mela morsicata del marchio Apple, composta da cerchi i cui raggi seguono la successione dei numeri di Fibonacci (a onor del vero sembra che il logo definitivo sia poi stato leggermente modificato, trovate lo studio condotto da David Cole a questo link). Il logo Toyota, l'uccellino di Twitter, il rettangolo giallo del National Geographic, il logo Pepsi e chissà quanti altri ancora! Da domani potremmo aggiungere anche il vostro monogramma, o il logo di qualche cliente che seguite... Non c'è limite, soprattutto alla serie di Fibonacci 😱

Bene ragazzi, spero di esservi stata utile e che abbiate apprezzato questa mini lezione sulla Golden Ratio (😜). Vi lascio con una piccola sfida: trovate altri marchi (famosi o meno) costruiti col Phi e postateli qui! Alla prossima!



domenica 14 maggio 2017

#Mcome Mercoledì da Manuale


Buon Mercoledì a tutti grafici del mondo! Rieccoci anche oggi col nostro appuntamento fisso, non possiamo mancare, ma soprattutto non potete mancare voi, lettori casuali, appassionati, lettori fissi o esperti del mestiere perché noi siamo qui per condividere passione e dritte con voi! La nostra rubrica alfabetica è arrivata alla lettera N, come Nero, il "colore" che ci permette di stampare risparmiando soldi e toner, soprattutto se dobbiamo fare delle semplici prove di stampa. Il nero però ha anche una funzione importantissima nella stampa in quadricromia... curiosi di sapere quale? Leggete sotto la carta 😉



Largamente impiegato nella stampa in monocromia e per la parte testuale, come inchiostro di quadricromia ha essenzialmente il compito di dare profondità e struttura alle immagini.


venerdì 12 maggio 2017

#Elementi di Tipografia


Buona sera a tutti. Questo venerdì ho deciso di lasciare da parte la teoria e optare per qualcosa di pratico e giocoso. Posterò di seguito dei link a siti che propongono dei giochi "tipografici", come li chiamo io, una sorta di ripasso (ma meno palloso) dell'argomento trattato venerdì scorso, quindi i font.
In primis visitate questo sito, così potrete sapere come si chiamano in inglese le varie parti del carattere.
Fatto questo, divertitevi a misurare il vostro grado di conoscenza dei caratteri aggiustando forma e crenatura su questi siti, forma - crenatura. Se vi va, lasciate un commento coi vostri risultati, ma non barate!
Su questo sito avrete invece la possibilità di conoscere meglio i caratteri, quali sono simili, quali accostare se si vogliono utilizzare 2 caratteri opposti, ecc... Molto utile per creare composizioni visive attraenti e coerenti, quindi consultatelo ogniqualvolta lo crediate opportuno.
Dopo tutti questi font, è arrivato il momento di scoprire quale siete voi! Che font vi rappresenta? Potete scoprirlo facendo un piccolo test dal "fontologo" (ho appena coniato un nuovo termine???) cliccando qui (occorre flash per visualizzarlo).
Finiamo in bellezza con un bel giochino che sono sicura farà contenti tutti i grafici del mondo: uccidiamo il Comic Sans. Se anche voi volete farlo fuori, questo sito è il posto che fa per voi.
Che poi, povero font, che male vi ha fatto???

giovedì 4 maggio 2017

#Elementi di Tipografia


Buon venerdì appassionati di grafica, curiosi di sapere di cosa parleremo oggi?
Bene, diciamo che avevo tirato una pietra a Febbraio e ritirato subito la mano. Magari qualcuno di voi si ricorda il post Clienti e font... Bene, oggi riprendiamo il tema font ed entriamo più nel dettaglio (il tema clienti lasciamolo stare 😓 😝 ).
Innanzi tutto chiariamo la differenza tra il font e la font. Quando chiesi al mio professore quando usare la prima terminologia e quando usare la seconda ebbi questa risposta (non cito testuali parole eh): col termine femminile, quindi la font, si intende la famiglia dei caratteri, con tutti i pesi, tutti gli stili, i glifi ecc... pacchetto completo diciamo; col termine maschile, quindi il font, ci si riferisce a un carattere preciso, con uno stile preciso e un peso preciso. Per fare un esempio: pensiamo al carattere Times New Roman. Sappiamo che possiamo scegliere tra Regular, Italic, Bold, Bold Italic e una infinita gamma di corpi nonché di legature e simboli. Tutto questo dà vita alla famiglia del carattere, dunque alla font. Diciamo che questa terminologia è legata al mondo della tipografia iniziale, quando i caratteri erano fusi e mobili e si creavano i pacchetti completi. 
Se invece mi volessi riferire a un Times New Roman, Bold Italic, corpo 10, andrei a parlare di un font specifico, quindi utilizzo il termine al maschile. 
Per semplificare, la famiglia --> la font; il carattere --> il font. 
Questo è quello che ho capito io almeno 😆

Finito l'excursus storico/terminologico andiamo a scoprire nel dettaglio come è strutturato un carattere, ovvero come si chiamano tutte le parti che lo compongono.



In questa immagine possiamo vedere come il carattere poggi su una linea immaginaria, che si chiama linea di base, che è formato da ascendenti (le aste che salgono oltre l'altezza della x, ovvero l'altezza del minuscolo) e discendenti (le aste che scendono sotto la linea di base) e che ha un corpo che comprende alti e bassi. Le aste possono essere rette, come nel caso della T e della I, oppure curve, come sotto.



Infine, ci sono dei dettagli, dei particolari, che prendono nomi precisi. Scopriamoli insieme nell'immagine sottostante.


Guardate una pagina stampata ed evidenziate nei caratteri becco, cravatta, uncino ecc... Un modo divertente per imparare! 

Per finire, parliamo delle grazie. Le grazie sono dei prolungamenti nei tratti terminali del carattere che, oltre a renderlo più dolce, facilitano la lettura nei testi lunghi e con corpo piccolo, in quanto sembrano legare meglio le parole facilitando la scorrevolezza della lettura. Se un carattere non ha le grazie si dice che è un carattere bastoni.





Grazie per l'attenzione e continuate a seguirci!

mercoledì 3 maggio 2017

#Mcome Mercoledì da Manuale


Ciao a tutti! Rieccomi anche questo mercoledì a scrivere la rubrica dell'ABC della grafica e della tipografia. Diciamo che siamo andati avanti, con DEFGHIL e oggi tocca alla M di Mercoledì e di Manuale 😏 . Io mi sono affezionata a questa M e voi?? 
Avevo diverse parole da scrivere con la lettera M, così la scelta è stata difficile... Alla fine mi sono detta che al prossimo giro avrei scritto un'altra cosa e un'altra cosa ancora al prossimo prossimo giro e così via. Quindi ho optato per Monocromia. Continuate a seguirci per scoprire le altre carte... ops, lettere!



Metodo di riproduzione che prevede la stampa di un solo inchiostro, non necessariamente il nero.



#Mcome Mercoledì da Manuale


Buona sera a tutti e buon Mercoledì 3 Maggio. L'appuntamento settimanale continua con la lettera L. Sperimentando un po', ho creato una locandina niente male 😆. Voi che dite?


Stampato da affiggere in locali chiusi o vetrine, con un formato uguale o inferiore ai 35x50 cm.

venerdì 28 aprile 2017

#Elementi di Tipografia

Buona sera a tutti e ben trovati. Quello di oggi vuole essere un approfondimento sulla stampa e sulle sue diverse tipologie. Per ulteriori informazioni, potete consultare il libro "Elementi di progettazione grafica" Federle-Stefani, casa editrice Clitt, dal quale ho tratto le informazioni presenti su questa pagina.

Stampa xilografica:

La stampa xilografica arriva in Europa nel XIII secolo e viene utilizzata per la stampa di tessuti e per la produzione di carte da gioco e immagini religiose. Abbinata alla stampa tipografica, viene usata per illustrare i libri; viene poi abbandonata in favore della stampa su metallo.

Origine: xilo=legno e grafo= incido, disegno, in greco antico.
Cosa si stampa: carta, cartone, tessuto.
Matrice: tavoletta di legno; matrice rilievografica.
Tiratura: da 10 a 100 copie causa usura della matrice.
Stampa: diretta, da matrice sulla carta.
Come si distingue: l'incisione xilografica produce un segno più grosso e irregolare di quello su metallo. Sulla carta il segno stampante può lasciare un'impronta in incavo mentre la matrice non lascia impronta sul foglio.

Stampa calcografica:

L'orafo fiorentino Maso Finiguerra è il primo ad usare questa tecnica, nel 1450. Il disegno viene inciso sul rame con strumenti vari oppure scavato con l'acido: l'inchiostro rimane dentro i solchi e trasportato con il torchio sulla carta leggermente umida.

Origine: calcos=rame e grafo= incido, disegno, in greco antico.
Cosa si stampa: carta, cartone.
Matrice: in metallo incisa a mano o con l'acido; matrice incavografica e matrice per colore.
Tiratura: da 10 a 100 copie.
Stampa: diretta, da matrice su carta.
Come si distingue: sulla carta il segno stampante lascia un leggero rilievo al tatto e la matrice imprime i bordi sul foglio. Il segno varia a seconda della tecnica usata.

Stampa litografica:

Nel 1796, Aloys Senefelder mette a punto la stampa litografica utilizzando una pietra che trattiene l'inchiostro dove è stata disegnata e lo respinge sul resto della superficie. Nel 1837 in America viene brevettata la cromolitografia, cioè la separazione dei colori e la stampa con matrici diverse di ciascuno dei colori ottenuti.

Origine: litos=rame e grafo= incido, disegno, in greco antico.
Cosa si stampa: carta, cartone.
Matrice: in pietra; matrice planigrafica e matrice per colore.
Tiratura: migliaia di copie, in quanto la lastra non subisce deterioramento nel processo di stampa.
Stampa: diretta, dalla matrice alla carta.
Come si distingue: sulla carta il segno stampato non lascia alcun rilevo e la matrice non lascia impronta sul foglio. Si distingue dunque per la differenza piuttosto che per caratteristiche proprie.

Stampa serigrafica:

Utilizzata per stampare tessuti, è stata introdotta in Europa dall'estremo Oriente. Il primo brevetto, americano, per matrice ricavata fotograficamente risale al 1907.

Origine: serikòs=di seta e grafo= incido, disegno, in greco antico.
Cosa si stampa: carta e qualsiasi altro materiale.
Matrice: telaio con tessuto, teso sopra, naturale o artificiale, seta o nylon; matrice planigrafica.
Tiratura: migliaia di copie, in quanto il telaio subisce un deterioramento minimo nel processo di stampa.
Stampa: diretta, dalla matrice al supporto scelto.
Come si distingue: la matrice non lascia impronta sul foglio; il segno corrisponde invece allo strumento utilizzato per creare il disegno originale.

Stampa offset:

Questo tipo di stampa è l'evoluzione della stampa litografica, quando la pietra venne sostituita da un foglio di metallo leggero e flessibile che si può avvolgere su un cilindro. Non è la matrice che stampa: l'inchiostro si trasferisce da questa ad un cilindro di caucciù che a sua volta lo deposita sulla carta.
Origine: dall'inglese offset, fuori contatto.
Cosa si stampa: carta e cartone.
Matrice: metallica planigrafica. Ogni matrice stampa un colore.
Tiratura: illimitata. La matrice non subisce alcun deterioramento.
Stampa: indiretta, dalla matrice al cilindro e infine alla carta.
Come si distingue: la stampa offset non lascia nessuna traccia. Segno regolare e preciso, resa simile a una fotografia.

mercoledì 26 aprile 2017

#Mcome Mercoledì da Manuale


Ciao a tutti e buon Mercoledì. Il nostro appuntamento settimanale con la rubrica continua e oggi si arricchisce di una nuova terminologia che inizia con la lettera I. Scopriamo insieme il significato della parola "Immagine coordinata" e impariamo a sfruttarla per consolidare un'azienda o il nome di una singola persona. 




L’immagine coordinata è il modo in cui aziende, enti e società si presentano al pubblico, a clienti o potenziali clienti. Comprende tutti gli aspetti comunicativi dell'azienda, che devono essere coerenti tra loro. La coerenza si esplicita attraverso loghi, colori, caratteri, impaginazione e impostazione delle campagne pubblicitarie.

venerdì 21 aprile 2017

#Elementi di Tipografia


Ciao a tutti, oggi affronteremo il tema dei formati di carta più comuni, il 64x88 cm e il 70x100 cm.
A seconda della misura della carta su cui stamperemo andremo a calcolare la dimensione del nostro stampato. Infatti, la scelta del formato di una rivista, di un catalogo, di un volume, è condizionata da diversi fattori, uno di quali è proprio il foglio macchina. Se vi state chiedendo perché, la risposta è la seguente: lo scarto. Lo scarto è la quantità di carta non utilizzata, ma che comunque pagate... quindi fate attenzione a farne restare poco. Se però avete un formato che vi fa avanzare molta carta potete sfruttarla stampando biglietti da visita, volantini A5, o qualsiasi altra cosa riusciate a mettere dentro.
Ottimizzare è uno dei molti motti dei grafici! 
Ho preparato per voi alcuni formati che potete ricavare dai formati standard scritti sopra, con relative segnature. Ovviamente le scelte sono infinite, ma usando queste misure potete star certi di avere uno scarto minimo.





I formati più usati, ricavati da un foglio macchina 70x100 cm, sono 24x34 cm e 17x24 cm. (La maggiore dimensione delle pagine nel foglio è data dal fatto che bisogna mantenere un margine per la rifilatura.)
Da questi formati  si ricavano ovviamente multipli e sottomultipli, così come formati inferiori. Ma come dicevo prima, se si utilizza meno superficie lo scarto sarà maggiore.
Come si vede dalle immagini, la carta di formato 70x100 cm può contenere 16 pagine di formato 24x34 cm e 32 pagine di formato 17x24 (tenendo conto anche del retro).










Nel primo disegno è indicata la sistemazione delle pagine nel foglio macchina 64x88 cm per ottenere i formati 21x29,7 cm, 21x28 cm e 20x30 cm. Il secondo disegno permette di ricavare il formato 20x20 cm, mentre negli ultimi 2 sono indicate le sistemazioni per i formati finiti 15x21 cm e 14x28 cm. Stesso discorso anche qui per i multipli e i sottomultipli, e ovviamente lo scarto. Abbiamo ricavato rispettivamente 16, 32, 24 e 24 pagine per foglio (fronte/retro). 
Come potete vedere i numeri di pagine che ricaviamo sono quelle che chiedono in tipografia, multipli o sottomultipli anche in questo caso. Ecco spiegato anche il perché i tipografi sono molto precisi per quanto riguarda il numero di pagine che devono comporre il vostro lavoro.

Spero di esservi stata utile e vi ricordo l'appuntamento di Mercoledì con la rubrica #Mcome Mercoledì da Manuale.

mercoledì 19 aprile 2017

#Mcome Mercoledì da Manuale


Ciao a tutti. State prendendo appunti sul vostro blocco da grafici/tipografi/designer? Bene, sotto la lettera H scrivete Headline seguito da : (<-- 2 punti) e copiate il testo qui sotto. Buona settimana!



Titolo del messaggio pubblicitario, di carattere più grande rispetto al resto del testo e costruito in modo tale da attirare l’attenzione del consumatore. Comunemente chiamato anche “slogan”.

venerdì 14 aprile 2017

#Elementi di Tipografia


Buon venerdì amici e ben tornati. Un'altra settimana sta per concludersi, week-end arriviamoooo!!
Spero che questi giorni siano stati proficui 😊 
Come vi avevo anticipato, oggi parleremo della spaziatura.

- Col termine Spaziatura si intende lo spazio tra una parola e l'altra, o tra una lettera e un'altra. Spaziare un testo significa dunque interporre dello spazio tra lettere o parole. 
Lo spazio standard fra 2 parole è di norma circa 1/3 del corpo del carattere, ma alcuni accostamenti di lettere (parliamo di circa 4500 coppie), tra cui AT AV AW AY LV LW LT RV RW PA... necessitano di una spaziatura minore onde evitare una sproporzione con le altre. In questo caso si parla di crenatura negativa.
- Col termine Crenatura (o kerning) si intende la riduzione dello spazio in eccesso fra coppie di caratteri al fine di dare un aspetto più omogeneo al testo, eliminando antiestetici spazi bianchi.




Questo è un esempio di crenatura. Come potete vedere, le lettere di destra appaiono più legate e si leggono meglio come unica parola, piuttosto che come accostamento di lettere.




Nell'immagine sono messe a confronto 2 tipi di crenatura: automatica, dove le lettere sono meno vicine, e ottica. Quest'ultima consente di regolare la spaziatura tra caratteri adiacenti in base alla loro forma.
Programmi di impaginazione come InDesign, ma anche Illustrator, danno la possibilità di scegliere tra 3 differenti crenature: Auto, Ottica e Metrica. Come impostazione di default, InDesign utilizza la crenatura metrica; per disattivarla basta mettere la spunta su "0". 

Per ulteriori informazioni e regole vi consiglio questa guida per InDesign CS6, Crenatura e avvicinamento, dell'Adobe. Buon lavoro a tutti!



mercoledì 12 aprile 2017

#Mcome Mercoledì da Manuale


Buon dì a tutti! E non parlo delle merendine... 😏 
Ah, la pubblicità. Influenza tutto e tutti ed entra nel nostro quotidiano come un'amica di vecchia data. 
Ma non siamo qui per parlare di pubblicità bensì di tipografia, lettere e significati di parole di uso comune nell'ambito grafico. Ci siamo lasciati mercoledì scorso con la lettera F di Filo a refe... Bene, sondaggio! Quanti di voi hanno iniziato a cucire di persona personalmente (da quale film ho preso la citazione stavolta???) i cataloghi e le brochure progettate? Io l'ho fatto un paio di volte, la prima all'università per un progetto di un esame. È divertente, ma occhio alla grammatura della carta: se è pesante rischiate di farvi male e di storcere l'ago. 
Oggi lettera G... Prima di sbirciare la carta, riuscite a indovinare cosa ho preparato per voi? Aiutino: l'ho nominata prima, mentre parlavo del cucire e dei pericoli che si corrono 😜

...


Si, sono cattivella.. Arpia mi piace di più... Dunque dunque dunque... Chi di voi pensa di avere la soluzione? Rimanete con noi e lo scoprirete nella prossima puntata!
... 😝😝😝 Scherzo!!! Mica siamo un telefilm... 
Vi lascio alla lettera G e al significato della parola...



La grammatura comunemente viene definita come il peso di un foglio di carta di un metro quadro. Attenzione! Non confondete la grammatura con lo spessore (anche se tendenzialmente carte con maggiore grammatura hanno uno spessore maggiore).



venerdì 7 aprile 2017

#Elementi di Tipografia


Ciao a tutti e grazie per essere ancora qui con noi questo Venerdì che ci porterà nel mondo della composizione del testo. La settimana scorsa Paola, la nostra arpia n°1, ha scritto una bellissima lezione su come, utilizzando pesi e stili diversi, lo stesso messaggio possa risultare più o meno interessante e quindi accattivante.
Quello che voglio scrivere io si dividerà nell'arco di 3 venerdì e spero possa risultare altrettanto utile e interessante, anche perché il tema scelto si aggancia perfettamente a quello proposto la settimana scorsa. Si parlerà di interlinea, spaziatura e crenatura (o kerning).
Questo venerdì parliamo di interlinea.

- Col termine Interlinea si intende lo spazio tra 2 righe di testo; interlineare vuol dire aumentare questo spazio, sterlineare diminuirlo.








L'interlinea standard è quella ottimale, in termini di leggibilità, per ogni carattere utilizzato. Ma si può giocare un po', aumentando o diminuendo l'interlinea, per accentuare particolari modelli di impaginazione. Generalmente si sterlinea un testo perché la giustezza è corta o perché il carattere ha un occhio medio piccolo; si interlinea perché  la giustezza è lunga o il carattere ha un occhio medio grande. A me capita di intervenire sull'interlinea raramente e solo quando lo spazio per scrivere è poco e il testo tanto, o se devo mantenere un layout generale omogeneo e quindi occupare con il testo lo stesso spazio delle immagini.
È bene fare comunque sempre delle prove di stampa per essere sicuri di non perdere leggibilità!

Al prossimo venerdì con la Spaziatura!





mercoledì 5 aprile 2017

#Mcome Mercoledì da Manuale


Ciao a tutti!!! Come procedono i lavori? A metà settimana si è sempre un po' incasinati, nella speranza di riuscire a concludere prima del week-end... Ma spesso non si riesce e il sabato e la domenica rimangono l'ultima spiaggia 😓 
Fortunatamente ci sono le vostre 2 arpie a farvi compagnia e, come per gli altri mercoledì, ci troviamo qui a girare la carta del Manuale. Vai con la frase di rito... F come...



Tipo di confezione di una pubblicazione con cucitura a filo. In questo caso le pagine vengono piegate e raccolte a segnature per essere cucite con un filo di cotone, lino, canapa o sintetico e, successivamente, incollate fra loro.


Pubblico un particolare della tesi, realizzata insieme a Paola Ragusa, dove si è scelto di mantenere la rilegatura visibile e un filo colorato per darle maggiore risalto.


Potrebbe essere una soluzione piacevole anche per qualche vostro lavoro futuro. Se invece avete già adottato questa tecnica... postate le foto!!



venerdì 31 marzo 2017

#Elementi di Tipografia


Salve e buon Venerdì! La rubrica dedicata alla Tipografia, affronterà oggi il tema della composizione tipografica digitale Secondo una definizione storica del termine, la composizione tipografica è il procedimento di accostamento e sistemazione dei caratteri e dei bianchi tipografici per la riproduzione di un testo.

(Giuliano Vigini, Glossario di biblioteconomia e scienza dell'informazione, Editrice Bibliografica, Milano 1985).



Volendo rendere più attuale questa definizione, ci renderemo conto che più volte al giorno ci capita di attuare una composizione tipografica, accostando e mixando diversi caratteri allo scopo di rendere il nostro messaggio leggibile, gradevole ed efficace allo scopo comunicativo. 
Sta capitando a me mentre compongo questo post ma sarà capitato anche a voi durante la creazione di un poster, di una brochure o di una slide.
Tenendo presente che una buona composizione tipografica deve sempre aiutare il lettore a concentrarsi sul messaggio che si sta comunicando, oggi cercheremo di capire come mixare i font per rendere il messaggio interessante anche dal punto di vista grafico.


Un buon metodo per iniziare senza spazientirsi troppo potrebbe essere quello di comporre il vostro testo con un carattere che abbia più stili. 


In questi due esempi è possibile vedere come utilizzando lo stesso font sia possibile ottenere due risultati estremamente diversi:




In entrambi i casi il messaggio resta comunque leggibile ma nel secondo esempio, il messaggio risulta più interessante, e la scelta di diversi stili e pesi dello stesso carattere permette di dare alle varie parti del messaggio la giusta enfasi gerarchica

In un secondo momento potrebbe risultare interessante mixare font della stessa famiglia che presentino sia caratteri serif che san serif (il Rotis potrebbe fare al caso vostro).

Una volta presa la mano ed abituato l'occhio, sarà ancora più divertente mixare font di famiglie diverse ma fate attenzione ai pasticci, bisognerà comunque tener conto di contrasti, familiarità, e proporzioni! 😉






martedì 28 marzo 2017

#Mcome Mercoledì da Manuale


Buon ultimo Mercoledì del mese di Marzo a tutti! Ormai siete di casa qui e sapete che succede il Mercoledì... ma per i nuovi lettori tengo a precisare che #Mcome è una rubrica che, toccando una per una le lettere dell'alfabeto, ci porta a scoprire il significato di alcune parole usate nell'ambiente grafico. Dopo A B C D tocca oggi alla lettera E... dunque E come...



Bozzetto che viene mostrato al cliente nell'ambito della presentazione delle proposte per uno stampato. Composto da fotografie e testo scritto col carattere scelto per la pubblicazione.

venerdì 24 marzo 2017

#Elementi di Tipografia


Salve a tutti! Per questo venerdì ho deciso di parlarvi delle immagini. Bisogna sapere che le protagoniste di oggi, in bianco e nero o a colori, sono essenzialmente di due tipi: al tratto e a mezzatinta. 

Le immagini al tratto sono formate da segni a contrasti netti, cioè bianco e nero oppure colore, bianco e nero.



Quelle a mezzatinta comprendono invece le tonalità intermedie tra il bianco e il nero o tra i colori.



Si possono ottenere immagini al tratto elaborando le immagini a mezzatinta, esasperando le parti più sature.


Una immagine al tratto digitalizzata si presenta come una sequenza di pixel bianchi e neri. Maggiore è la quantità di pixel presenti nell'immagine, migliore sarà la definizione dei dettagli. La definizione delle immagini si misura in ppi (pixel per pollice), ma di questo magari parleremo un'altra volta.

Una chicca per voi 😉


Buon fine settimana e alla prossima!




mercoledì 22 marzo 2017

#Mcome Mercoledì da Manuale


Nuovo appuntamento settimanale con il nostro personalissimo Manuale del bravo grafico. Oggi qui con noi abbiamo la lettera D, come...






Stampato a scopo pubblicitario o informativo, composto da un unico foglio ripiegato in più parti, che prende anche il nome di pieghevole.
Non si deve confondere col suo parente più complesso, la brochure, composta da un numero finito e limitato di fogli rilegati solitamente a punto metallico. L'evoluzione successiva è il catalogo, costituito da più fogli e rilegato anche a filo refe. 
Ovviamente la scelta di progettare un depliant piuttosto che una brochure dipende da obiettivi e necessità.

venerdì 17 marzo 2017

#Elementi di Tipografia


Buon pomeriggio a tutti e buon venerdì! Oggi vorrei in qualche modo riagganciarmi al post della scorsa settimana e parlare del programma di impaginazione dell'Adobe... InDesign.
È il programma perfetto per impaginare cataloghi, libri ma anche brochure e volantini. In pratica potete impaginare tutto quello che vi chiede il cliente. Per avere un buon prodotto è comunque importante conoscerlo bene e sfruttare appieno le sue potenzialità.
Vorrei iniziare dalle Pagine Mastro. Una volta conosciute scommetto che diventeranno vostre amiche, non potrete farne a meno. Questo perché le Pagine Mastro vi permettono di creare una gabbia che sarà riportata in tutte le pagine a cui la Mastro è applicata.




Come potete vedere, le sei pagine hanno la Mastro A applicata e dunque ogni elemento aggiunto alla Mastro sarà automaticamente visibile anche nelle pagine. Attenzione perché l'elemento risulterà bloccato e non direttamente modificabile se non dalla Mastro. Se avete la necessità di modificare un singolo elemento in una pagina, mantenendolo in tutte le altre, potete fare 2 cose: 

- Cliccare col tasto destro del mouse sulla pagina interessata e selezionare Ignora tutti gli elementi della pagina mastro: in questo modo tutto verrà sbloccato e potrete modificare ciò che vi occorre.




- Utilizzare i comandi  cmd su mac (credo che sul pc sia Ctrl) +Shift + click del mouse sull'oggetto che vogliamo sbloccare, mantenendo tutto il resto bloccato. Io utilizzo questa combinazione principalmente quando devo eliminare i numeri di pagina dove non servono.

Ritorniamo alla nostra gabbia. Dopo aver scelto il metodo migliore per crearla, facciamo lo stesso con le griglie. Ovviamente tutto questo nella nostra A-Mastro. Può capitare di dover impaginare un prodotto editoriale che prevede delle schede o delle immagini e del testo da associare. Possiamo scegliere di progettare una griglia adatta a tutto, o possiamo decidere che la pagina di sinistra ospiterà solo le immagini e quella di destra solo il testo. Creiamo così due impaginazioni diverse nella nostra Mastro e applichiamo gli elementi sulle singole pagine.


Se poi dovessero servirci altre gabbie e griglie, InDesign ci viene incontro con le pagine B-Mastro, C-Mastro, D-Mastro, ecc... Per crearle basta cliccare col tasto destro sul menu Pagine e selezionare Nuova mastro...



Mettiamoci quindi al lavoro e sperimentiamo con le pagine Mastro quale impaginazione si addice di più al nostro progetto. Buona serata e al prossimo appuntamento!

P.s. se avete dubbi o domande non esitate a scriverci!!